procediamo come già visto per gli assi x e y a calcolare le forze necessarie per la movimentazione dell'asse z in una stampante Prusa i3 movimentata dai classici NEMA17 (e che utilizza barre filettate M5)
Utilizziamo quindi i diagrammi di coppia forniti dal produttore (wantai motor) per verificare in quale condizioni di funzionamento stia lavorando il motore. Considerando che il moto lungo questo asse avvenga alla stessa velocità degli altri assi (anche se in realtà non è cosi, poiché questo asse viaggia a velocità molto inferiori) cioè come calcolato per l’asse X di 532 P.P.S. notiamo che siamo nettamente all’interno della curva di coppia e le corrette condizioni di funzionamento del motore sono dunque garantite.
Si evidenzia che anche su questo asse ricadono i vantaggi dell’utilizzo di un estrusore Bowden (essendo la Prusa i3 una stampante dalla configurazione XZ head l’estrusore è mosso sia lungo l’asse X che lungo l’asse Z ) senza il quale (cioè nella configurazione originale) il peso complessivo da movimentare lungo l’asse Z sarebbe stato di poco inferiore a 1000g.
Dai risultati ottenuti è possibile constatare che sia possibile utilizzare un solo motore per la movimentazione lungo l’asse Z, soluzione infatti scelta per alcune stampanti come la stampante 3drag e da tutte le stampanti cartesiane con struttura “Finger” come la Printbot Jr.
Si evidenzia che anche su questo asse ricadono i vantaggi dell’utilizzo di un estrusore Bowden (essendo la Prusa i3 una stampante dalla configurazione XZ head l’estrusore è mosso sia lungo l’asse X che lungo l’asse Z ) senza il quale (cioè nella configurazione originale) il peso complessivo da movimentare lungo l’asse Z sarebbe stato di poco inferiore a 1000g.
Dai risultati ottenuti è possibile constatare che sia possibile utilizzare un solo motore per la movimentazione lungo l’asse Z, soluzione infatti scelta per alcune stampanti come la stampante 3drag e da tutte le stampanti cartesiane con struttura “Finger” come la Printbot Jr.
coem già discusso nello studio delgli altri assi questo calcolo non è rigoroso il problema è che:
Le curve di coppia dei motori sono calcolate in modalità half step mentre noi spesso usiamo frazionare il passo a 1/16 o più... e come noto all'aumentare del frazionamento vi è una riduzione di coppia utile
Inoltre non sempre (anzi quasi mai) alimentiamo i nostri NEMA 17 con il massimo della corrente da loro richiesta, ottenendo quindi meno coppia di quella realmente disponibile
Le curve di coppia dei motori sono calcolate in modalità half step mentre noi spesso usiamo frazionare il passo a 1/16 o più... e come noto all'aumentare del frazionamento vi è una riduzione di coppia utile
Inoltre non sempre (anzi quasi mai) alimentiamo i nostri NEMA 17 con il massimo della corrente da loro richiesta, ottenendo quindi meno coppia di quella realmente disponibile
Bibliografia
http://dimeca.unica.it/didattica/materie/ruggiu/prove/Esercizi_Trasmissioni.pdf
ttp://www.wantmotor.com/ProductsView.asp?id=155&pid=80
http://reprap.org/wiki/Motor_FAQ
http://dimeca.unica.it/didattica/materie/ruggiu/prove/Esercizi_Trasmissioni.pdf
ttp://www.wantmotor.com/ProductsView.asp?id=155&pid=80
http://reprap.org/wiki/Motor_FAQ